Lasciamo la macchina al parcheggio, mettiamo gli scarponcini, beviamo un veloce caffè a “Il Chiosco” e partiamo.
Lasciando il bar alle spalle, prendiamo il sentiero che sale sulla sinistra ed attraversiamo il pratone degli impianti da sci, seguendo le tracce.
Dovrò essere onesta con voi, io non sono per niente allenata e non sono mai stata amante della montagna, ma questo ve l’avevo già detto qui. Vi anticipo, quindi, che non avrete come riferimento dei termini tecnici e dei veri livelli di difficoltà, ma leggerete considerazioni a caldo di una principiante, che è ancora senza fiato.
Iniziamo: livello di difficoltà della prima salita? la fatica! Fatica vera! Rischio subito di cambiare idea e di tornare al chiosco a mangiare un panino, ma piano piano e a zig-zag, anche grazie a Link che mi incoraggia e mi spinge, riusciamo ad arrivare al primo punto segnalato sulla mappa.
Qui decidiamo di deviare verso destra appare di fronte a noi una salita ancora più ripida della prima.
Livello di difficoltà? Quasi morta! Pendenza? Posso sdraiarmi e stare in piedi nello stesso momento, ma devo ammettere che il sentiero tra boschi di larici è davvero suggestivo e meraviglioso.